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Sito dedicato alla vita e alle opere di Don Aurelio Stefanelli nella Parrocchia di Castelleone di Suasa

Il Ricordo di Don Aurelio Stefanelli in un libro di Renzo Fiorani

Tratto dal volume "San Francesco di Assisi ai Piani d'Appresso", pubblicato nel 2001 per volere del responsabile del Comitato della Cappellania, Sig. Enrico Cavalletti (da pag. 139 a pag. 141)

... Per l'anno 1968 gli iscritti scendono a 70. E' l'ultimo anno di esistenza del circolo. La compagine sociale si azzera, il gestore del circolo subentra in proprio nella gestione del piccolo bar.
Anche per la celebrazione liturgica domenicale nella chiesina di San Francesco d'Assisi le difficoltà sembravano divenire insormontabili. Si teme addirittura la chiusura del piccolo edificio sacro. Poi fortunatamente si riesce a scongiurare quest'ultima eventualità.
L'incarico della sua officiatura passa alla parrocchia di Castelleone di Suasa e segnatamente a don Aurelio Stefanelli che da allora ancora vi provvede nonostante la non più verde età.
Alla lunga, anche la struttura fisica della chiesa sembra risentire delle ingiurie del tempo. Ancora una volta, però, interviene la generosità delle famiglie della zona, che oltre al cottimo per le normali spese di gestione, si accolla nuovamente anche gli oneri per la sua ristrutturazione.
La chiesetta è quindi salvata dalle famiglie, come titola il giornale che riporta la notizia.
«Un afflato di romanticismo e di spontanea genuinità - scrive Leonardo Pasqualini sul Corriere Adriatico del 5 Aprile 2000 - ha accompagnato le vicissitudini della chiesetta di S. Francesco d'Assisi dei Piani d'Appresso nella sua storia settantennale. Dalle origini (1930) sino al 2000 l'edificio sacro è infatti la testimonianza vivente dell'intenso legame che la unisce alle famiglie residenti nelle sue vicinanze.

Copertina del Volume

Non solo infatti il terreno, in cui essa sorge e che è ubicato entro i confini del comune di Ostra Vetere, venne donato da un bracciante della zona, ma anche la sua costruzione fu sostenuta dagli abitanti della contrada, alla stregua dell'amorevole cura e delle opere di manutenzione che si sono rese necessarie nel corso dei decenni. Una chiesetta, pertanto, fortemente radicata nel territorio e legata ai fedeli, un nesso che diventa tanto più comprensibile se si valuta la funzione calamitante che essa ha esercitato sugli abitanti della contrada.
Sin dalla sua edificazione, il luogo di culto è stato un punto d'incontro per tutte le famiglie dei Piani d'Appresso, che pur vivendo in un tratto vallivo circoscritto, sono distribuite in quattro enti amministrativi: Ostra Vetere, Castelleone di Suasa, Barbara e Corinaldo.
La chiesetta di San Francesco d' Assisi, così come le Acli nel periodo in cui erano in funzione, ha dato forma all'identità della contrada, ha contribuito a contrarre le distinzioni di municipalità dei fedeli e ne ha saldato l'unione.
Oggi, questo scenario di simbiosi fra il luogo di culto e i fedeli non è cambiato.

La festa di San Francesco del 1963 ai Piani d'Appresso

Sono ovviamente mutati i mezzi; a differenza di alcuni lustri fa il grano non rappresenta più la risorsa naturale con cui provvedere al cottimo per l'ufficiatura, che da oltre 30 anni è esercitata dal vicario parrocchiale di Castelleone di Suasa, don Aurelio Stefanelli.
Ma, nel momento in cui si tratta di prendere decisioni per il bene della chiesetta, sono sempre loro, gli abitanti dei Piani d'Appresso, ad assurgere a custodi premurosi e alacri del luogo sacro.
Come è accaduto di recente, quando le famiglie della contrada pluricomunale si sono incontrate per trovare un accordo sulla soluzione da adottare nella sistemazione del tetto e del marciapiede perimetrale, che dovrà essere anche sollevato rispetto al livello attuale» ...


                           Dal libro di Renzo Fiorani "San Francesco di Assisi ai Piani d'Appresso"

don Irio con Paolino Ventura, Eugenio Giuliani e Giuseppe Petrolati

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